Le mutevoli condizioni di mercato rappresentano un elevato fattore di rischio per tutte le imprese e non solo per il comparto energivoro.
Le configurazioni CACER (descritte nel TIAD e regolate dal D.lgs. 199/21, dal DM414 del MASE e dalle Regole Operative del GSE) riconducibili ai tre principali modelli di Comunità Energetiche Rinnovabili, Gruppi di Autoconsumo Collettivo e Autoconsumo Individuale a Distanza rappresentano un’importante opportunità per tutti i soggetti che desiderano aumentare la propria autonomia e indipendenza energetica e/o sono, comunque, interessati a sviluppare impianti FER. I modelli citati, integrabili con i preesistenti meccanismi di utilizzo delle fonti rinnovabili (vedi SSPC, etc.), possono essere declinati in numerose configurazioni in modo da garantire un ampio ventaglio di possibilità adattabili alle proprie specifiche esigenze; questa opportunità in termini applicativi genera, allo stesso tempo, una certa complessità nello sviluppo dei progetti.
Byom propone tra i propri servizi il supporto finalizzato alla strutturazione di iniziative aventi l’obiettivo di ridurre i costi energetici della propria attività e/o aumentare il rendimento degli investimenti per tramite degli incentivi ventennali destinati alle CACER. Inoltre, gli stessi progetti possono godere di ulteriori finanziamenti a fondo perduto previsti dal PNRR e accedono, in talune condizioni, ad una semplificazione in termini autorizzativi.
Una configurazione per ogni esigenza
Le CACER, ovvero le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), così come i Gruppi di Autoconsumo Collettivo (GAC) e l’Autoconsumo Individuale a Distanza (AID), hanno l’obiettivo di estendere i vantaggi derivanti dagli impianti FER anche a coloro che, per motivi di distanza, autorizzativi, organizzativi, economici, etc., non possono averne accesso.
Il principio che regola l’incentivo ventennale non è più la sola produzione di energia da fonti rinnovabili ma il concetto di “autoconsumo” della stessa energia nell’area ove viene prodotta. Questo limite di “vicinanza” è rappresentato dalla connessione di tutti i punti (POD) di consumo e immissione alla medesima cabina primaria¹. Altro vincolo è la taglia del singolo impianto che non deve superare il 1MW (più impianti possono concorrere alla stessa configurazione anche superando il limite del 1MW). Il numero minimo di partecipanti dipende dal modello adottato (uno solo nell’AID², almeno due nelle CER e nei GAC).
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La partecipazione è aperta a qualunque soggetto titolare di un POD.
Nel caso delle CER le Grandi Imprese non possono partecipare come soci interni alla Comunità ma possono ricoprire il ruolo di Produttore Terzo; diversamente le Grandi Imprese trovano nell’AID un modello di investimento che offre molteplici vantaggi.
Il meccanismo virtuoso dell’autoconsumo richiede, quindi, un attento studio per bilanciare produzione e consumi all’interno della configurazione stessa al fine di restituire vantaggi ambientali, sociali ed economici agli investitori e ai partecipanti
1 in Italia sono presenti circa 2.100 cabine primarie a fronte di oltre 8.000 comuni
2 Il Cliente può inserire in configurazione tutti i POD intestati alla stessa PIVA afferenti alla medesima cabina primaria
Comunità energetiche e non solo: quali sono i vantaggi?
Il ruolo di Byom e FusionCER per l’Autonomia Energetica
Byom, attraverso FusionCER si propone di raggiungere importanti obiettivi nel promettente panorama dell’autonomia energetica legata ai modelli CACER come le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l’Autoconsumo Individuale a Distanza (AID).
Presidiamo l’intera catena del valore delle iniziative, dalla fase di studio di fattibilità fino alla strutturazione, dalla costruzione alla gestione degli impianti e delle CACER, per garantirne un corretto funzionamento.
Presidiamo l’intera catena del valore delle iniziative, dalla fase di studio di fattibilità fino alla strutturazione, dalla costruzione alla gestione degli impianti e delle CACER, per garantirne un corretto funzionamento.
Il supporto di Byom si estende naturalmente allo:
- screening ambientale e amministrativo: individuazione delle aree idonee e dell’iter autorizzativo applicabile
- screening tecnico: producibilità, soluzione di connessione, etc.
- analisi tecnico economica del progetto
- individuazione della migliore configurazione CACER attraverso l’analisi dei diversi Business Case
…e ancora, supporto nelle fasi di sviluppo e autorizzazione, project management, costruzione e gestione operativa dell’impianto.
FusionCER è una joint venture paritetica tra Byom e ilGruppo Amaranto Holding.
Nel 2021FusionCER ha iniziato la propria attività strutturando, in soli 5 mesi, compreso l’accesso all’incentivo, la Comunità Energetica Rinnovabile presso il Comune di Vitulano, conseguendo il riconoscimento dal GSE come prima CER incentivata d’Italia.
Sono stati realizzati circa 150 Studi di Fattibilità. I progetti acquisiti sono circa 40 per oltre 25MWp equivalenti. Le iniziative CACER costituite a fine 2024 sono 15. In particolare lo Studio di Fattibilità permette di determinare la configurazione migliore possibile e redigere un business plan necessario per la successiva strutturazione dell’iniziativa.
FusionCER possiede la “cassetta degli attrezzi” che comprende strumenti di analisi tecnica, economica, finanziaria e legale per una rapida ed efficace implementazione dei progetti. In particolare, attraverso l’ ’’Analisi Desk’’ siamo in grado di valutare rapidamente e con minimo sforzo le potenzialità di un’iniziativa.
Roadmap
Definizione dei driver sulla base dei quali individuare le iniziative oggetto di analisi
Screening preliminare dei siti (terreni e lastrici) ed individuazione delle aree utilizzabili
Lo screening preliminare riguarda, in relazione alla tipologia dell’intervento, l’analisi dei vincoli ambientali/territoriali dei siti ai fini della realizzazione dell’impianto FV. In tale ambito verrà individuata l’area potenzialmente utilizzabile rispetto alla superficie disponibile tenendo conto dell’esposizione azimutale, omogeneità del terreno, ombreggiamenti, vincoli urbanistici, ambientali e delle fasce di rispetto imposte dagli Enti, Autorità e Distributore di Energia (DSO).
Titoli autorizzativi
Screening dei titoli autorizzativi necessari per la realizzazione degli impianti e delle opere di rete sulla base della tipologia e della collocazione regionale degli interventi.
Analisi di producibilità (Yield Analysis)
L’Analisi di producibilità deve esaminare gli effetti dei fattori ambientali e operativi sul rendimento energetico del sistema fotovoltaico (FV) più idoneo per i siti, quali i livelli di irraggiamento solare, temperatura, spettro, sporco, tracking (eventuale), altro.
Connessione alla rete elettrica del DSO
In questa fase si procederà ad una valutazione preliminare della tipologia e dei costi della connessione del singolo sito.
Solo a valle della presentazione della richiesta di connessione e, successivamente dell’ottenimento del preventivo di connessione, si potrà procedere all’analisi della tipologia di opere di rete da realizzare, delle tempistiche e della stima puntuale dei costi.Analisi tecnico economica del progetto
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica deve identificare la soluzione migliore basata sulla equiparazione diretta ed indiretta dei costi e benefici.
Strumenti di valorizzazione dell’energia prodotta
Valutazione delle alternative attualmente disponibili per la valorizzazione dell’energia prodotta sulla base della potenza dell’impianto FV, dei consumi associabili per eventuali configurazioni CACER, tra cui le Comunità Energetiche Rinnovabili, considerando anche modalità già presenti ma sempre valide quali PPA on site, Autoproduzione, etc.
Presentazione dei Business Case