In Italia i consumatori possono ormai produrre e condividere localmente l’elettricità necessaria al proprio fabbisogno da fonti rinnovabili, diventando così prosumer e associandosi in nuove configurazioni quali, ad esempio, le Comunità Energetiche.
Un’opportunità – quella dell’energysharing – che, da un lato viene remunerata dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) a seguito dell’accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione, e dall’altro viene gestita da ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che cura gli aspetti procedurali e di erogazione del servizio.
Il tutto è confluito nel Testo Integrato dell’ autoconsumo diffuso TIAD che definisce le forme ammissibili, i requisiti di accesso, le modalità di valorizzazione e i benefici economici.
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